
In queste pagine l'amico Renato ci mostrerà passo passo la realizzazione dei suoi gioielli in miniatura,
spero che diventi un punto di agregazione per gli appassionati di questa attività.
RENATO CIANNI
Via Roma n° 82 Pievebovigliana 62035 MC Tel. 0737-44260
La costruzione di un modello di trebbiatrice
Ci sono appassionati di modellismo che si dilettano a costruire svariati generi di oggetti ed in particolare macchine in dimensioni ridotte.
Il mercato offre una quantità di scatole di montaggio per costruire facilmente ed in poco tempo navi, aerei, carriarmati, trenini, automobili ecc.
Ci sono, pochi per fortuna, pazzi come me che invece costruiscono macchine agricole ed in particolare trebbiatrici.
Costoro però non troveranno in commercio niente che possa servire loro, solo le materie prime come legno, ferro, alluminio, plastica,
inoltre al massimo chiodi e viti! Tutto deve essere realizzato personalmente e di pezzi ve ne sono una gran quantità.
Ne consegue che occorre una buona dotazione di attrezzi e di macchine utensili; indispensabile un tornio a ferro non troppo piccolo,
trapano elettrico a mano e a colonna, macchine e attrezzi per lavorare il legno, (io dispongo di una piccola combinata)
una serie di lime di varia foggia e grandezza, specialmente per realizzare le pulegge con
raggi sagomati. Chi poi disponesse anche di una piccola fresa allora avrebbe il massimo! In breve occorre avere una piccola officina!
Per realizzare una trebbiatrice bisogna altresì conoscere a fondo tutti i meccanismi e gli organi di cui è composta,
indipendentemente dalla marca; siccome poi non esistono in giro disegni costruttivi di tali macchine,
bisogna farseli da soli prendendo spunto e misure da una vera.
Una volta acquisiti tutti dati costruttivi e realizzati i disegni in scala identica a quella che si vuol costruire, si può iniziare la costruzione.
Questa si svolge, a puntate, in un periodo molto lungo, circa un anno, e chi volesse potrebbe iniziare la costruzione insieme a me!
Molti che ho incontrato durante le fiere, mostre dove espongo le mie realizzazioni mi hanno chiesto se le mie macchine
trebbiano veramente il grano. NO!! Un modello in miniatura non è fatto per trebbiare! Gli organi e i pezzi ci sono tutti e
tutti si muovono come in una macchina vera ma non possono funzionare veramente; primo perché sono più piccoli e anche
i movimenti sono in proporzione ridotti mentre il grano rimane tale e quale. Secondo perché lo scopo è quello di riprodurre
una macchina che sta scomparendo a causa del suo enorme ingombro e la riproduzione in piccolo deve rendere l’idea di
ciò che si rappresenta senza ingombrare eccessivamente. Per poter funzionare discretamente si dovrebbero apportare tali
modifiche che il modello non sarebbe più uguale all’originale, ma ritorniamo alla costruzione!
Descriverò dettagliatamente e con l’ausilio di fotografie la costruzione in scala 1/5 di una trebbia MAIS Suzzara.
La scala grande è consigliabile perché è più facile e specialmente le viti costano meno e si trovano più facilmente.
Si possono fare anche in scala diversa e io conosco un vero artista che riesce a farle in scala 1/16 e anche in scala 1/32!!
Io personalmente inizio dalla costruzione del telaio. Come legno preferisco il faggio evaporato perché duro,
di grana fina e si vernicia facilmente ma si possono usare anche altri legni duri. Per l’assemblaggio del telaio
ho usato le giunzioni a tenone e mortasa, fissati non con la colla ma con vite a dado da 3 mm e dado annegato.
Realizzati tutti i longheroni e i montanti, bisogna fare tutti i fori necessari senza dimenticarne alcuno altrimenti dopo sarà quasi impossibile.

Nella prima foto si può vedere il telaio, cioè i due semitelai, già montati.
Nella seconda foto si può vedere un secondo tipo di telaio per il modello con quattro scuotipaglia a due assi.
Nella terza foto si vedono alcuni pezzi interni e cioè due tipi di cassoni, uno con gran crivello e uno senza,
relativi ai due modelli e i pezzi per costruire gli scuotipaglia e l’avantreno sterzante.

in questa foto dove si vede la lavorazione delle doghette o perline, come alcuni le chiamano, si possono notare i piccoli artifici per rendere il lavoro più rapido e preciso!
Realizzato il telaio, bisogna applicare le cornici della bocca d’uscita della paglia e realizzare le doghette o perline del rivestimento. Esse sono realizzate in legno di pino, in scala 1:5 hanno la sezione di mm 17 x 4 e sono dotate di maschiettatura come le trebbie vere, ciò per evitare che ritirandosi filtri la luce tra le giunzioni e anche per tenerle allineate; in scala minore ciò sarà molto più difficile da realizzare.
Ne occorreranno circa un centinaio e anche se per rivestire i 2 semitelai sono sovrabbondanti conviene realizzarle tutte insieme perché serviranno anche in seguito. Anche se per la verità queste dovrebbero essere un pò più spesse, 4,5 mm, conviene farle tutte uguali per non complicare inutilmente un lavoro che poi nessuno noterebbe!
Fissate tutte le perline e rifilate tutte le sporgenze bisogna realizzare tutte le finestrature e gli incassi per le traverse, applicare le lamiere antiusura nelle zone battitore e scuotipaglia e i listelli triangolari che servono ad evitare perdite lateralmente.
Tutto sarebbe pronto per assemblare i due semitelai con le traverse interne se non fosse per il fatto che il modello a differenza della macchina vera è molto più piccolo e quindi inaccessibile internamente. Tenuto conto di ciò conviene verniciare le parti interne prima con una mano di fondo a base di minio e poi con la vernice non dimenticando di stuccare le piccole imperfezioni e carteggiare il tutto.


Una volta asciutta la vernice, almeno due mani di smalto sintetico giallo arancio, si possono montare i due semitelai per mezzo delle traverse già preparate in precedenza e verniciate e incastrate nei loro alloggiamenti.
Fatto ciò si preparano con le stesse perline del rivestimento, tutte le tavole superiori e le cerniere delle portelle e si applicano per mezzo di viti a legno a testa bombata da mm 1,5 x 8 avvitate sulle cornici.
Segue una mano di fondo esternamente dopo avere applicato le tavole del praticabile e della buca dell’imboccatore come si può vedere dalle foto.
A questo punto io dovrei costruire gli assali anteriore e posteriore e applicare le ruote in modo che tutto stia bene in piedi, per vari motivi per ora non sarà possibile perciò ho proseguito a costruire le parti interne e ho cominciato con i piani inclinati ai quali ho anche applicato il cassoncino di II pulitura, come si può vedere in dettaglio dalla foto.
Per meglio evidenziare le parti in lamiera e i rinforzi in metallo, la foto è stata fatta prima di applicare la vernice!
Da tutto ciò si può constatare come anche le parti interne più nascoste siano costruite secondo la tecnica di quelle vere e ogni dettaglio è riprodotto fedelmente.





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