Le pagine di William Dozza *


12/06/07

05Mag07

Giugno, la falce in pugno.

Avevo in mente un bel testo. Serio ma anche spiritoso. Mi avevano assicurato: a  Natale Prodi non c’è più e io giù a prepararmi un bel discorso tra il patetico  e no. Passò Natale e mi fu detto: a Pasqua Prodi sarà a casa. Ed io ad aggiornare il mio intervento. Cade, cade, ma quando cade? Dovrò scrivere lo stesso qualcosa, ma il bello è rimandato. Scriverò d’altro.

 

Comincio dal sito di Piacentini. Leggo che il Gamae ha dato “il patrocinio” al campionato di aratura all’antica 2007. Mi sembra alquanto strano che un organismo serio come il Gamae dia un avallo ad un campionato il cui regolamento di gara non specifica come sarà costituita la giuria. Strano, ma può essere anche vero. Io non lo so, ma sono curioso.

 

Sempre a proposito di Gamae, Domenica 24 giungo si svolgerà a Castelnovo sotto la tradizionale Festa che si ripeterà ogni anno nell’ultima domenica di giugno. Finalmente una data fissa affinchè questa entri nella consuetudine  così come il primo maggio c’è Cavezzo e uno si prende le sue misure.

 

Le feste sono alle corde. Lo dico e scrivo da vario tempo. Hanno stancato perchè si vedono sempre le stesse cose. Ho chiesto suggerimenti per come vivacizzarle. Molti hanno risposto all’invito e colgo l’occasione per ringraziarli.  Il suggerimento che mi è sembrato il migliore e anche facilmente fattibile riguarda la “festa tematica”. Una manifestazione che presenti macchine di un determinato periodo, di un certo tipo, di un certo costruttore. L’idea è del parroco di Coenzo, don Leandro, che cominciò trenta anni fa con le monomarche. E poi ci lasciò orfani col suo ricordo. Ora io non suggerisco di stravolgere  completamente le feste come si sono svolte sinora. Suggerisco solamente di  riunire in un angolo una serie di macchine che stuzzichino la curiosità e l’interesse di quell’appassionato al quale sono stato mostrate da sempre più o meno le stesse cose. Faccio qualche esempio: trattori italiani (oppure esteri), a petrolio degli anni trenta, i petrolio del dopoguerra, i primi diesel monocilindrici, il gasogeno, i primi testacalda e via di questo passo e se qualcuno a dei suggerimenti, si faccia avanti. Ripeto che questa parte “speciale” non va a discapito degli altri mezzi che verranno esposti con la dovuta cura, come sempre. E tutti potranno vedere tutto.

 

La festa di Bedizzole, organizzata dai Gamba, è stata una bella festa limitata dalla poca permanenza consentita in piazza. C’erano un centinaio di trattori di tutti i tipi e anche belli, ma Francesco sta cercando qualcosa che polarizzi l’attenzione e attiri più visitatori. Tipo gli “Steyr della prima generazione”, lui che è un fanatico della marca. Si potrebbe coinvolgere Bonmartini e altri; si potrebbe stampare una bella monografia illustrata, forse col contributo della Casa ancora viva e vegeta sotto l’ombrello della CNH. E’ un’idea.

Nel frattempo qualche foto a dimostrazione della nutrita partecipazione, bella come poche quest’anno.

 



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Enciclopedia  a dispense con modellini. Alcuni lettori mi hanno scritto per sapere come vedo l’enciclopedia Hachette, nome celebre della cultura francese che è sempre stata più ricca rispetto alla nostra, anche se era molto povera rispetto al resto paese. La piccola proprietà era spesso mista ”terra e bottega”, poi “terra e officina”.

Nessun editore italiano, di quelli che hanno riempito le case delle più astruse dispense, ha mai proposto un’enciclopedia di storia e di tradizioni agricole.  Ci doveva pensare un francese. E, infatti, ci pensato Hachette, la centenaria casa editrice transalpina, specializzata in questo genere di cose che, a partire da Natale scorso, ha proposto da noi la traduzione di una medesima iniziativa condotta in Francia. Adattandone il testo, ovviamente. Con un Landini in primo piano e un Renault in secondo. Ottima operazione sennonché, come si sa, “le traduzioni sono come le donne, se sono belle, non sono mai fedeli!”. Succede, infatti, di trovare parole che non appartengono nella nostra storia. Quando non sono errori. Leggere nel 2007 che i “testa calda furono inventati dalla svedese Bolinder nel 1893”, dispiace come leggere la messa in moto di un testa calda “a grandi giri di manovella”. Per un’enciclopedia che si rivolge con compiti didattici ad un pubblico non specializzato, sono errori che preoccupano.

Assieme al testo che consiste in 7 fogli per 2 facciate da unire insieme una volta terminata l’opera, viene unito un modellino di trattore in scala 1:43, piccolo ma simpatico e realizzato abbastanza bene. I modellini apparsi sinora sono quello del SuperLandini, del Ferguson TE20, del Lanz D7506 e del Renault D22, dell’OM e altri che arriveranno tra i quali l’Oto a 3 ruote, il Fiat 700, il Same DA12, il Bubba UT3. Questi modellini vengono supportati da una base sulla quale è scritto il nome del modello e la sua data di nascita.

Il costo. Sembra siano 50 le uscite che, a 11,95 l’una, danno 597,5 euro ai quali occorre aggiungere i contenitori che sembra siano 5, tanti quanti gli argomenti identificati sinora. Se si vuole evitare il rischio dell’edicola, si può richiedere l’invio diretto mensile al costo di 1,50 al collo. Facendo le somme, siamo intorno ai 700 euro, che significano 1 euro la pagina di testo, che non sono pochi! C’è il modellino che sul mercato può valere 12-15 euro e questo modifica tutto il rapporto costo – prodotto. Sennonché c’è da dire che il modellino può essere un complemento alla conoscenza, non far parte della sostanza. Altrimenti si scende a livello “immagine”, dove la cultura va a farsi benedire. E non nel senso buono!

L’iniziativa è lodevole, il contenuto desta qualche perplessità. Si può sperare che, in corso d’opera, le cose migliorino.

 

A proposito della nota "Lamborghini", mi scrive Gianpaolo Pesce che considero il maggior esperto di questa marca e che ringrazio, sperando ancora nella sua attenta collaborazione.

“Rispondo all’amico che intende restaurare il 4CTL del nonno. Il cingolato in questione e' l'ultima versione del 4CTL presentata nel 1966  con cofano di nuovo disegno. I colori originali erano arancione per il cofano e i cassetti sopra i parafanghi (il cassetto sulla parte anteriore del parafango sinistro non e' originale)il resto del trattore tutto azzurro , consiglio quindi di far riprodurre i colori trovati sotto i vari strati di vecchia vernice. 

Nota : lo stesso cofano verniciato nel colore "biancospino" sarà' in seguito montato sul C452L il nuovo modello nato nel 1969 per sostituire il 4CTL”

 

 

La ferramenta di Oggiano scrive che il sito www.agriaffaires.it cosi com’è scritto e disponibile in italiano. Inoltre è interessato al catalogo dei pezzi di ricambio HANOMAG perché prima o poi dovrà iniziare a restaurare il suo R35.

Mandami l’indirizzo che ti invio il depliant. Gratis, naturalmente.

 

 

Istruzioni da seguire. Scrive un lettore. „Sono da poco entrato in possesso di una FIAT 25 R, purtroppo senza documenti.     

- Vorrei capire esattamente di che modello si tratta (25 R?, 25 RD …) in quanto dal codice del motore (605.000) sembrerebbe appartenere al 25CD, almeno confrontandoli con quelli riportati nel suo libro Trattori classici Italiani 1911/1955;

- Il colore RAL del carro dovrebbe essere il 2552, è lo stesso anche per il motore?

- E' possibile dai dati risalire all'anno di produzione? Cosa significano gli altri dati riportati nella targhetta allegata?

- Purtroppo qualcuno nel tempo ha sostituito la dinamo con un alternatore, questo quanto pregiudica la originalità del mezzo?

- Avrei estremo bisogno di libretti di uso o libretti di officina, quelli dove sono riportate le coppie di serraggio dei bulloni, il gioco valvole ecc. per poter riassemblare il motore”.

 

Ho richiesto la targhetta del veicolo che riproduco.

 



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Leggiamo la targhetta.

Prima riga:

605.000 è il tipo di motore che venne montato sui  3 cingolati CD, CID, CSD, in produzione dal 1953 al 55. Venne montato ancora nel 1955 sui modelli RSD a ruote e CFD a cingoli. Nel 1956-57 ancora su tre cingolati "4 marce" tipo C , CI, CF. Dalla targhetta il tuo è il modello RSD a carreggiata ridotta.

Il secondo numero della targhetta 000462 è il progressivo del motore (Dovresti trovarlo ripetuto in verticale anche sul basamento, accanto all'attacco della dinamo) Seconda riga:

25R è il modello, in questo caso la "famiglia". 023293 è la matricola del veicolo, cioè del trattore che dovresti trovare anche punzonato nel di dietro del carro, sulla destra in alto.

Per il RAL non so aiutarti.

Da quello che posso vedere nelle foto in bianco e nero del periodo, il motore  era del colore della carrozzeria. C'erano delle parti nere come  i raccordi della pompa di iniezione e gli iniettori e qualche altro dettaglio ma che tu dovresti vedere meglio di me.

Per il libretto di istruzioni ci sono tanti che li mettono in vendita fotocopiati (chiedi quello "25R e derivati", anno 1956 circa). Molto difficili i libretti di officina: li hanno io meccanici di paese che però sono scomparsi.

L'alternatore è stato sostituito perchè più funzionale. Col tempo troverai la dinamo adatta (tipo FIAT R115-140/24-1600, potenza 140 watt/24vol.

Buon lavoro e complimenti per la serietà con cui lo porti avanti.

 

 

Trattori classici esteri in Italia è uscito. Si può comprare alla Libreria dell’Automobile di Milano e di Roma (che lo mandano anche a casa) e anche presso le 130 librerie della Giunti editore, dislocate in tutta Italia. Costa 35 euro e li vale tutti. Parola d’autore!

 

Enzo Serena se ne è andato. Era un amico, un appassionato, una persona gentile, brava  e buona. Aveva organizzato con grande professionalità la manifestazione di Cortemaggiore, evento che aveva saputo migliorare di anno in anno. Esprimo alla famiglia le mie condoglianze anche a nome di tutti coloro che gli hanno voluto bene, ed eravamo in tanti. Addio Enzo, mancherai un pò a tutti.