Le pagine di William Dozza *


24/12/05

BUON NATALE

Occasioni

Si vende

 

 

BUON NATALE

Buon Natale a chi ci crede e lo festeggia. Buon Natale anche a coloro che non ci credono, ma lo festeggiano lo stesso: una festa fa sempre comodo, da qualsiasi parte provenga.

Buon anno nuovo a tutti, anche per chi l’anno comincia prima o dopo, a seconda delle tradizioni e delle religioni che professa.

A fare il giro del mondo, ogni giorno si incontrerebbe un giorno festivo. Senza andare troppo lontano, in Italia ogni giorno c’è una città che festeggia il proprio santo patrono e che quindi risulta festivo a tutti gli effetti. A parte il disturbo degli spostamenti, sarebbe un metodo non faticoso per  rimediare uno stipendio a fine mese con l'incentivo peraltro che , qualora la ricorrenza capitasse di domenica, sabato o altro giorno festivo, la giornata verrebbe doppiamente retribuita.

Comunque vadano le cose, l’anno che sta per finire non è stato tra i peggiori; mi preoccupa di più quello che sta per arrivare! L’importante e non pensarci adesso. Casomai ci lamenteremo il prossimo mese di dicembre!

 

Occasioni

Mi diverto a leggere  sui giornali le offerte di macchine e materiale agricolo.

Su Ruoteclassiche di dicembre ne ho trovate due. Il primo riguarda un “Raimondi Leprotto diesel, 1952, trattorino completo, marciante da riordinare, 1200 euro”, segue il telefono.

Del Leprotto ho pubblicato la storia sul mio libro dei trattori classici italiani. “Agli inizi degli anni Cinquanta, Raimondi, su richiesta di  Messori e Gorini, due commercianti specializzati, realizza il Leprotto, un piccolo trattore per movimentare i vagoncini nelle fornaci di laterizi. Dotato di un motore ovviamente Raimondi Diesel da 500 cm3, 4 cavalli raffreddato ad aria, questo veicolo viene previsto per essere costruito in casa al ritmo massimo di un centinaio di esemplari l’anno. La richiesta di un simile veicolo è tale che Missoni e Gorini chiedono di elevare la produzione ad un minimo di 500. Non se ne parla nemmeno:  Raimondi preferisce cedere tutti i progetti in cambio della fornitura di 8-10 motori la settimana”.

L’altra offerta è più simpatica: “aratri e carro agricolo in legno, usato dai frati di Assisi, anni 30. tel. ecc.”. Mi fa sorridere l’idea di arare con l’aratro del “fraticello”. Chissà se a Milzano farebbero una categoria apposita “aratri da chiesa” o quant’altro passi nella testa dei Zanini e soci.

Tanti anni fa avevo acquistato da un altro Zanini (Antonio, grande commerciante di Cingoli, Ancona), un trattore e nella fattispecie un Bolinder BM 20 con ruote in ferro, che nel 1945 venne donato “dai cattolici svedesi alla fattoria del santuario di Assisi”.  Peccato (ma peccato davvero nel senso giusto) che quell’acquisto non sia andato a buon fine perché oggi potrei arare col “mezzo di … San Francesco”!

 

Da “La Manovella” di dicembre: “Sgranatrici d’epoca, adatte per esposizione in centri agrituristici…”. C’è anche una foto con un paio di macchine. Mi viene la pelle d’oca al pensiero della fine che queste macchine rischiano di fare: in mezzo a un prato, esposte all’acqua, al sole e al gelo, dopo un paio d’anni cadranno a pezzi  e finiranno a bruciare nel caminetto anzi, nella stufa perché l’abete scoppietta. Per quanto riguarda attrezzi e macchine agricole, i ristoranti e gli agriturismo sono dei distruttori senza paragoni.

Il rottamaio fa il suo mestiere: taglia, rompe, divide per ricavarci la pagnotta. 

Nei giardini dei ristoranti trovate aratri, tagliafieno, seminatrici arrugginiti al massimo grado. Una ventina d’anni fa, nel giardino di un ristorante sulla strada a pochi chilometri da Salice Terme, vidi un trattore Orsi O 25, abbandonato alla pioggia e alla neve. Dissi al proprietario che si trattava di un oggetto di interesse storico, che mi dispiaceva vederlo “morire” in quel modo e che ero disposto ad acquistarlo. Mi rispose che con quel “coso” i suoi bambini ci giovavano e questo gli bastava, che dei soldi non sapeva cosa farsene e che trovava strano che ci fosse qualcuno interessato a quel rottame!

In Alsazia, fra Colmar e Seles, sulla vecchia strada verso Strasburgo, sulla sinistra c’era un agriturismo con un ristorante abbastanza famoso dove mi fermavo spesso per via del “piccione alsaziano ristretto al pinot nero”, del fegato d’anatra scottato e  del formaggio  piccante al miele. Nel giardino, sotto un vecchio albero di pere, c’erano due trattori abbandonati nel fango: un Lanz HL del 1923 e un Grossbulldog del 1926. Feci salti mortali per averli: mi dissero che erano ricordi di famiglia, che ci giocavano i bambini dei clienti, che era la sorella che non voleva vendere… Misi sotto un notabile del luogo per smuoverli, ma fu inutile e probabilmente sono ancora là a marcire sotto le intemperie. Da vent’anni non passo più per quella strada: faccio l’autostrada al di qua del Reno, in Germania e passo dall’altra parte a Strasburgo.

 

Si vende

Passando dall’Abate a Madonna della Scoperta, ho visto un Hanomag 3 cilindri, penso anni ’60, completo, non devastato, facilmente restaurabile, da prendere al volo.

A Lonato, Davide e Sergio Signori hanno  compilato una lista di macchine da evadere per via che lo spazio alla ghiacciaia è diventato stretto e soprattutto in questi giorni, fa un po’ troppo freddino. Si tratta di macchine marcianti nel loro stato d’uso, alcune revisionate meccanicamente, prezzi in linea con le mie quotazioni pubblicate quest’anno non solo sull’Informatore Agrario del 7 novembre scorso , ma anche sull’annuario di Macchine Trattori, edizione 2005. Da dare una occhiata prima che torni il caldo e ci ripensino…

Vendo anch’io. Il Nuffield 470 del quale ho pubblicato l’articolo su MAD del giugno di quest’anno. Chi è interessato batta un colpo.