HO TROVATO I QUATTRINI!
EIMA 2004
LA SAME
S’INVECCHIA!
HO TROVATO I QUATTRINI!
Mi scuso del ritardo con i miei tre internauti, ma novembre
è stato un mese infernale! Ho lavorato come un dannato per tirare fuori dai
guai il Silvio, che non sapeva più a quale santo votarsi per trovare quella
camionata di euro necessari a calare le tasse. Sorrideteci pure sopra ma
Giulietto Tremonti ci aveva lasciato le penne qualche mese fa, proprio perché
non riuscì a cavare neanche un ragno dal buco lasciato dai governi precedenti.
Povero Silvio, mi ha fatto tanta pena! Fini, Follini, Bossi
e Montezemolo per dirne solo qualcuno, lo hanno tirato per i capelli da tutte
le parti al punto che anche l’innesto della bandana, che si profilava come una
ottima annata, sta andando a ramengo.
Adesso però le ambasce sono finite. Terminate. Gli ho
inviato un progettino che risolve tutti i problemi e che, una volta brevettato,
potrebbe garantire una vecchiaia agiata
anche ai figli della sua vedova. Mi accontenterò di una modesta percentuale…Non
posso parlare in dettaglio di che cosa si tratta, perché gli italiani e il
mondo intero lo devono apprendere dalla sua viva voce come farina del suo
sacco.
Non mi supplicate perché non parlerò nemmeno se mi offriste
un Landini… a meno che non si tratta del modello 40 a vasca! Potrei accennarne
qualora mi fosse garantito il più rigoroso segreto. Non vorrei irritarlo: il
Silvio è uno che non ricorda le promesse ma non dimentica uno sgarbo! Se mi garantite la discrezione e
soprattutto l’anonimato, vi spiego il meccanismo.
Si tratta di un “condono penale”, che non ha nulla a che vedere col sesso maschile, ma che
invece riguarda coloro che hanno avuto problemi con la giustizia e che sono,
per periodi più o meno lunghi, ospiti delle patrie galere.
Parto dal principio universalmente accettato, conclamato,
osannato e praticato secondo il quale tutto ha un prezzo, e con i soldi si può
ottenere tutto. E’ giunto il momento di quantificare le reclusioni. Se ti hanno
dato un anno, mi dai 10 mila euro e sei libero. Due anni, 20 mila; tre anni, 30
mila e via andando. Dieci anni, un milione; un ergastolo, 30 milioni; due
ergastoli, 60 milioni e così via. Sono previsti una serie di “bonus” come il
famigliare del 10 %, un figlio vale il 7 % (se avuto in carcere il 12, da
latitante il 15 %). Gli anni vissuti alla macchia vengono moltiplicati per 3,14
durante il periodo della lira e del 2,94352 dopo l’entrata in vigore dell’euro.
Chi occupa una “singola” e rinuncia ai “bonus”, gode della prelazione
nell’acquisto della cella al momento della privatizzazione. E altre cose che
non sto a dire ma che faranno la gioia di parecchi.
Lo so che non sarà facile fare questi conti, ma sarà sempre
meno difficile del 740! Sorgeranno studi specializzati per fare in modo che i
pesci grossi riescano a sgattaiolare tra le sbarre. E’ previsto dal piano, così
come è previsto che tutti i pesci piccoli pagheranno sino all’ultimo centesimo,
perché si sa che il pescato minuto è quello che arricchisce il pescatore!
E se qualcuno non ha i quattrini? Può accendere un mutuo
oppure firmare dei pagherò con un sovrapprezzo dello 0,17245 % il giorno per 60 giorni, che mi sembra un tempo
ragionevole per organizzare e condurre a buon fine un “prelievo forzato”
dell’importo richiesto per la libertà.
L’unico dettaglio non ancora previsto è la cadenza delle
“uscite”: in un periodo di “stasi” (mai dire crisi), banche, uffici postali,
supermercati spesso sono a corto di liquidi, e per certe cifre è necessario
compiere diverse “operazioni”. Insomma, non è tutto contante quello che
luccica!
A occhio e croce con molta croce, con il “condono penale” si
potrebbe tirare su una tale sommetta da consentire non solo di ridurre le
tasse, ma capace anche di dare una bella botta al debito pubblico. Così quelli
di Bruxelles smetteranno di rinfacciarcelo in ogni occasione!
Poi, detto francamente, più aumenta la delinquenza e più
aumenta l’introito! Non si vorrà, spero, mettere dei limiti alla libertà di
delinquere. E via, non siamo mica un paese comunista: la libertà va rispettata
a tutti i livelli. Pagando.
EIMA 2004
Sono stato ovviamente all’Eima: solita bella gente e solite
belle macchine. L’Eima mi fa impazzire per gli stand specializzati. C’era
quello che esponeva solo marmitte: 300 tipi di ferro nero, acciaio, inox per
tutte macchine costruite negli ultimi cinquant’anni. C’era una ditta finlandese
che esponeva degli appuntapali; un’altra, anzi due, che presentavano degli
aratri a trazione animale (da ricordare per l’aratura veramente all’antica). E
i tubi? Di tutte le misure, di tutti i colori, di tutti i materiali, di tutte
le tenute, per tutti gli usi. Così le
fascette stringitubo…
Sapevate che esistono 6 tipi di carriole? Quelle con spinta
a braccia e quelle con motore a cingoli
oppure a ruote, più altrettante da giardino e fanno sei. Adesso lo sapete.
E le macchine? C’erano quelle per la raccolta dell’aglio,
delle carote, delle nocciuole, degli asparagi, delle cipolle, dei fagiolini,
dei pomodori e chi sa quante cose ancora. Insomma un festival della conoscenza
che culminava con l’”educatore per bovini” (due espositori, uno di Cologno
Monzese e uno di Covo).
E i trattori? Nessun modello storico.
LA SAME S’INVECCHIA!
La Same sembra come certe signore che, avendo superata una
età difendibile, si autoaumentano gli anni in modo da suscitare sorpresa
nell’interlocutore.
“Ne compi ottantuno? Ma non li dimostri mia cara. Ma neanche
settantacinque. Come li porti bene!”
Nella realtà gli anni sono appena sopra i settanta…
Sulla pubblicazione ufficiale Same “4RM News”, distribuito
in fiera, si legge: “…nel 1924, Francesco ed Eugenio Cassani presentarono il
loro trattore (il primo al mondo con propulsore diesel)”… Sarei molto
interessato a conoscere le fonti di questo improvviso invecchiamento.
In compenso la Same sembra voglia fare sul serio con
l’Archivio Storico. Sappiamo di un collezionista che lo ha contattato
ricevendone una risposta esauriente. Personalmente sono stato sfortunato quando
ho chiesto quantitativi e matricole della seria Puledro, e anche quando ho tentato
di viaggiare “nel tempo e nella memoria” del sito www.samedeutz-fahr.com sia in fiera
sia a casa, ma senza risultato.
Sono particolarmente interessato a Same perché ho portato a
casa un Super Cassani DA47 e un Puledro della prima serie. Si aggiungono al
DA30 e spero quanto prima ad un Sametto 4RM.
Esaminando queste macchine ho
trovato dei contenuti tecnici molto interessanti e meritevoli di una attenzione
sinora trascurata. Le prime due generazioni diesel Same sono state viste sinora
come le prime macchine 4RM alla portata di tutti. Ciò è vero, ma oltre a questo
vi sono aspetti che a mio avviso vanno rivalutatati. Ne parleremo più avanti.
Nel frattempo sono interessato a portare a casa altri modelli Same del periodo:
averli sottomano aiuta a capire e a scriverne con proprietà, cosa che ho
cercato sino ad oggi di fare.
Alla prossima per farci gli auguri!