Le pagine di William Dozza

24/11/04

Ricambi per Hanomag

HO TROVATO I QUATTRINI!

EIMA 2004

LA SAME S’INVECCHIA!

 

 

HO TROVATO I QUATTRINI!

Mi scuso del ritardo con i miei tre internauti, ma novembre è stato un mese infernale! Ho lavorato come un dannato per tirare fuori dai guai il Silvio, che non sapeva più a quale santo votarsi per trovare quella camionata di euro necessari a calare le tasse. Sorrideteci pure sopra ma Giulietto Tremonti ci aveva lasciato le penne qualche mese fa, proprio perché non riuscì a cavare neanche un ragno dal buco lasciato dai governi precedenti.

Povero Silvio, mi ha fatto tanta pena! Fini, Follini, Bossi e Montezemolo per dirne solo qualcuno, lo hanno tirato per i capelli da tutte le parti al punto che anche l’innesto della bandana, che si profilava come una ottima annata, sta andando a ramengo.

Adesso però le ambasce sono finite. Terminate. Gli ho inviato un progettino che risolve tutti i problemi e che, una volta brevettato, potrebbe  garantire una vecchiaia agiata anche ai figli della sua vedova. Mi accontenterò di una modesta percentuale…Non posso parlare in dettaglio di che cosa si tratta, perché gli italiani e il mondo intero lo devono apprendere dalla sua viva voce come farina del suo sacco.

Non mi supplicate perché non parlerò nemmeno se mi offriste un Landini… a meno che non si tratta del modello 40 a vasca! Potrei accennarne qualora mi fosse garantito il più rigoroso segreto. Non vorrei irritarlo: il Silvio è uno che non ricorda le promesse ma non  dimentica uno sgarbo! Se mi garantite la discrezione e soprattutto l’anonimato, vi spiego il meccanismo.

Si tratta di un “condono penale”, che non ha nulla  a che vedere col sesso maschile, ma che invece riguarda coloro che hanno avuto problemi con la giustizia e che sono, per periodi più o meno lunghi, ospiti delle patrie galere. 

Parto dal principio universalmente accettato, conclamato, osannato e praticato secondo il quale tutto ha un prezzo, e con i soldi si può ottenere tutto. E’ giunto il momento di quantificare le reclusioni. Se ti hanno dato un anno, mi dai 10 mila euro e sei libero. Due anni, 20 mila; tre anni, 30 mila e via andando. Dieci anni, un milione; un ergastolo, 30 milioni; due ergastoli, 60 milioni e così via. Sono previsti una serie di “bonus” come il famigliare del 10 %, un figlio vale il 7 % (se avuto in carcere il 12, da latitante il 15 %). Gli anni vissuti alla macchia vengono moltiplicati per 3,14 durante il periodo della lira e del 2,94352 dopo l’entrata in vigore dell’euro. Chi occupa una “singola” e rinuncia ai “bonus”, gode della prelazione nell’acquisto della cella al momento della privatizzazione. E altre cose che non sto a dire ma che faranno la gioia di parecchi.

Lo so che non sarà facile fare questi conti, ma sarà sempre meno difficile del 740! Sorgeranno studi specializzati per fare in modo che i pesci grossi riescano a sgattaiolare tra le sbarre. E’ previsto dal piano, così come è previsto che tutti i pesci piccoli pagheranno sino all’ultimo centesimo, perché si sa che il pescato minuto è quello che arricchisce il pescatore!

E se qualcuno non ha i quattrini? Può accendere un mutuo oppure firmare dei pagherò con un sovrapprezzo dello 0,17245 % il  giorno per 60 giorni, che mi sembra un tempo ragionevole per organizzare e condurre a buon fine un “prelievo forzato” dell’importo richiesto per la libertà.

L’unico dettaglio non ancora previsto è la cadenza delle “uscite”: in un periodo di “stasi” (mai dire crisi), banche, uffici postali, supermercati spesso sono a corto di liquidi, e per certe cifre è necessario compiere diverse “operazioni”. Insomma, non è tutto contante quello che luccica!

A occhio e croce con molta croce, con il “condono penale” si potrebbe tirare su una tale sommetta da consentire non solo di ridurre le tasse, ma capace anche di dare una bella botta al debito pubblico. Così quelli di Bruxelles smetteranno di rinfacciarcelo in ogni occasione!

Poi, detto francamente, più aumenta la delinquenza e più aumenta l’introito! Non si vorrà, spero, mettere dei limiti alla libertà di delinquere. E via, non siamo mica un paese comunista: la libertà va rispettata a tutti i livelli. Pagando.

 

EIMA 2004

Sono stato ovviamente all’Eima: solita bella gente e solite belle macchine. L’Eima mi fa impazzire per gli stand specializzati. C’era quello che esponeva solo marmitte: 300 tipi di ferro nero, acciaio, inox per tutte macchine costruite negli ultimi cinquant’anni. C’era una ditta finlandese che esponeva degli appuntapali; un’altra, anzi due, che presentavano degli aratri a trazione animale (da ricordare per l’aratura veramente all’antica). E i tubi? Di tutte le misure, di tutti i colori, di tutti i materiali, di tutte le tenute, per tutti  gli usi. Così le fascette stringitubo…

Sapevate che esistono 6 tipi di carriole? Quelle con spinta a braccia  e quelle con motore a cingoli oppure a ruote, più altrettante da giardino e fanno sei. Adesso lo sapete.

E le macchine? C’erano quelle per la raccolta dell’aglio, delle carote, delle nocciuole, degli asparagi, delle cipolle, dei fagiolini, dei pomodori e chi sa quante cose ancora. Insomma un festival della conoscenza che culminava con l’”educatore per bovini” (due espositori, uno di Cologno Monzese e uno di Covo).

E i trattori? Nessun modello storico.

 

LA SAME S’INVECCHIA!

La Same sembra come certe signore che, avendo superata una età difendibile, si autoaumentano gli anni in modo da suscitare sorpresa nell’interlocutore.

“Ne compi ottantuno? Ma non li dimostri mia cara. Ma neanche settantacinque. Come li porti bene!”

Nella realtà gli anni sono appena sopra i settanta…

Sulla pubblicazione ufficiale Same “4RM News”, distribuito in fiera, si legge: “…nel 1924, Francesco ed Eugenio Cassani presentarono il loro trattore (il primo al mondo con propulsore diesel)”… Sarei molto interessato a conoscere le fonti di questo improvviso invecchiamento.

 

In compenso la Same sembra voglia fare sul serio con l’Archivio Storico. Sappiamo di un collezionista che lo ha contattato ricevendone una risposta esauriente. Personalmente sono stato sfortunato quando ho chiesto quantitativi e matricole della seria Puledro, e anche quando ho tentato di viaggiare “nel tempo e nella memoria” del sito www.samedeutz-fahr.com sia in fiera sia a casa, ma senza risultato.

Sono particolarmente interessato a Same perché ho portato a casa un Super Cassani DA47 e un Puledro della prima serie. Si aggiungono al DA30 e spero quanto prima ad un Sametto 4RM.

SAME-SUPERCASSANI-DA47D-231104.jpg        SAME-DA30D-241104.jpg        SAME-PULEDRO-231104.jpg

Esaminando queste macchine ho trovato dei contenuti tecnici molto interessanti e meritevoli di una attenzione sinora trascurata. Le prime due generazioni diesel Same sono state viste sinora come le prime macchine 4RM alla portata di tutti. Ciò è vero, ma oltre a questo vi sono aspetti che a mio avviso vanno rivalutatati. Ne parleremo più avanti. Nel frattempo sono interessato a portare a casa altri modelli Same del periodo: averli sottomano aiuta a capire e a scriverne con proprietà, cosa che ho cercato sino ad oggi di fare.

Alla prossima per farci gli auguri!