IL GAMAE DA SINISTRA ALLA DESTRA
ANCORA CARIOCHE
FESTE, TROPPE FESTE
IL GAMAE DA SINISTRA ALLA DESTRA
E’ successo durante la mostra nazionale delle Carioche, ma
nessuno lo ha notato. Per 25 anni la locomotiva emblema del Gruppo reggiano è
andata verso sinistra. Era un errore che avevo segnalato a suo tempo al buon
Giovanni Magnanini il quale mi aveva risposto con una alzata di spalle: “Chi
vuoi che lo sappia e chi vuoi se ne accorga! Non esagerare nell’eccesso di
precisione, siamo in pochi ad apprezzarlo”. Cercai di fare tesoro del suo
insegnamento ma non mi è ancora riuscito di passare sopra ad una inesattezza,
anche da poco perché è proprio nei dettagli che mi impunto.
La locomotiva che fa parte del marchio del Gamae, è stata
ricavata da un disegno che si riferisce ai primi esperimenti d’aratura diretta
a vapore condotti dal piacentino Ceresa Costa nella seconda metà del 1800. Per
condurre questi esperimenti che condussero tra l’altro, all’invenzione della
armilla, che è quella cresta longitudinale posta sulle ruote anteriori, Ceresa Costa ottenne in comodato due
locomotive dal Genio ferrovieri che aveva sede a Piacenza. Gli esperimenti
ottennero una certa risonanza perché in fondo era la prima volta che una macchina
si cimentava nell’aratura diretta con ottimi risultati grazie all’armilla sulle
ruote anteriori e agli spuntoni sulle
posteriori. La novità venne descritta dal Niccoli nel volume “Meccanica
agraria” del 1916 dove a pagina 396
mostra anche un disegno della locomotiva in attività mentre va verso
destra. Questo fu il disegno ripreso dal Gamae, tagliato nella parte posteriore
e modificato nel fumo del camino in modo che si potesse leggere, con qualche
difficoltà e molta fantasia, il nome GAMAE.
Quando, oltre venti anni fa, il Gamae prese questo disegno,
ne fece una ripresa fotografica e qualcuno inavvertitamente capovolse la
pellicola in modo che la locomotiva risultò andare verso sinistra. Peccato
veniale sennonché la cosa balzò ai miei occhi come abbastanza strana: una
locomotiva visibilmente inglese con guida a sinistra? Non avrei potuto giurare
che si trattava di una Marshall ma facendo qualche ricerca ebbi la conferma che
l’esercito italiano (Genio ferrovieri o pontieri?) avena avuto in dotazione un
paio di locomotive Marshall. Dal catalogo
della Casa inglese trovai il modello identico al disegno del
Gamae-Niccoli-Ceresa Costa, con la differenza che il piantone di guida era
posto a destra e non a sinistra. La ricerca durò due anni (ma non feci solo
questo, evidentemente) con la soddisfazione di parlarne a Magnanini che mi
rispose come ho riferito all’inizio.
Si trattava di una cosa da poco, piccola, rispetto di altre
che ho trovato in questi anni, tuttavia, quando voglio so essere tosto e non mi
arrendo anche se fingo di passarci sopra. Non mi va di prendere in giro la
storia perché anche dal dettaglio più insignificante, a volte si può partire
per giungere a deduzioni che si rivelano sbagliate. E perché se ad un certo
punto si viene a conoscenza di un dettaglio sbagliato, non si provvede a correggerlo
onde evitare altri errori?
Per non farla troppo lunga, Il Gamae mi chiese lo scorso
anno di presentare il parco macchine del venticinquennale, cosa che feci, grato
dell’onore concessomi. Poi quest’anno, sempre il Gamae, mi chiese di occuparmi
delle ricerche sulle carioche e di
presentare la prima mostra nazionale. Accettai ad un patto: cambiare
l’indirizzo della locomotiva!
Come anticipò Magnanini, nessuno se ne è accorto, salvo il
tipografo che ha fatto manualmente il lavoro e i componenti del Direttivo,
coinvolti nella discussione.
In alto,
la locomotiva rivolta verso sinistra, così come è apparsa per oltre vent’anni
nei documenti del Gamae. Sotto, come appare nell’ultimo numero di Epoca
Trattori.
Il disegno originale dal volume di Niccoli
ANCORA CARIOCHE
Il Comitato Carioche del quale sono il coordinatore, sta
lavorando (si fa per dire perché adesso sono tutti in ferie) con l’obiettivo di
individuare e classificare quante macchine possibili.
Io chiedo a tutti i lettori di queste pagine (pochi o tanti
che siano) di aiutarmi a togliere la polvere a questi vecchi veicoli.
Cerco:
-
nomi di costruttori anche “per sentito dire”
-
storie di costruttori conosciuti
-
fotografie del tempo dove appaiono carioche
-
pubblicità e depliant di carioche
-
possessori di carioche sia restaurate, funzionanti
oppure no
-
anche una sola notizia che può sembrare insignificante
può diventare un indizio.
-
Fratelli, figli, nipoti di costruttori, fatevi avanti.
Ascolterò tutti.
Chi vuole scrivermi: w.dozza@tiscali.it
chi mi vuole telefonare 335 467 567.
Grazie in anticipo.
FESTE, TROPPE FESTE
L’eccesso di manifestazioni agricole con mostra di trattori
storici mi preoccupa. Ci si ritrova con la solita gente, i soliti trattori, le
solite quattro chiacchiere. Ogni tanto un veicolo cambia di proprietà (ma è
ugualmente presente col nuovo padrone), qualcuno manca per qualche acciacco o
peggio. Spesso, ma non sempre, l’unica cosa
che cambia è il menù della ristorazione, un po’ poco per fare dei
chilometri col traffico che c’è in giro.
Tutto questo per dire che bisogna darci una regolata.
Bisogna aggiungere qualcosa di nuovo a questi nostri incontri se non vogliamo
che tra qualche anno si chiuda bottega non solo per mancanza di pubblico, ma
per mancanza d’attori!
Mi chiedo: c’è qualcuno tra i miei lettori che è stato a
qualche festa e ha sentito che gli è mancato qualcosa? Cosa gradirebbe vedere o
sentire dopo la decima festa sempre uguale alla quale è andato? Cosa ci
vorrebbe per interessare le donne, i giovani, i ragazzi?
Se avessi qualcosa da suggerire lo avrei già fatto.
Aspetto idee e non importa che all’autore possano sembrare
bislacche. Da un’idea si può sempre
ricavare qualcosa. Proviamoci!