Le pagine di William Dozza *


10/07/06
06Lug

 

Che stress!

Carioche

Bedizzole

 

Che stress! Sei interi mesi di interrotto bombardamento mediatico elettorale. Poi limiti di velocità demenziali, rotonde a tutto andare, esenzioni fiscali per i furbi di borsa. Vivo in un paese dove in 1600 metri di strada hanno costruito quattro rotonde, un autentico record del mondo. Sono stati abbattuti platani e tigli per far posto al cemento. Perché le hanno costruite? Una sola era giustificata e le altre? Per soldi o come i faraoni, per dimostrare la loro arroganza e la loro potenza. Iddio voglia che, come per i faraoni, queste rotonde diventino le loro tombe. Così sia!

 

 

Carioche: La grande festa si è svolta a Castelnovo sotto il 17 e 18 giugno. Un successo che ha visto la partecipazione di una quarantina di macchine e centinaia di visitatori interessati e curiosi.

Tre costruttori, Aldo Fantini, Enzo Giovannetti, Olmes Ognibene, hanno testimoniato personalmente le speranze e gli entusiasmi della loro gioventù. In rappresentanza c’erano anche alcuni eredi come Nino Venieri che ha accompagnato una delle cingolette costruita da suo padre a partire dal 1946, ed Enrico Azzolini, figlio di Giuseppe, costruttore  di molte Carioche, che ha portato  un 4x4 tutto sterzante realizzato con due assali anteriori del gippone Dodge.

E’ stata prodotta una ricca documentazione  distribuita ai visitatori con l’elenco dei 63 costruttori, e la richiesta di collaborazione da parte di coloro che hanno nomi e ricordi da aggiungere. Se qualcuno sa qualcosa si faccia sentire. L’aiuterò ad identificarla, a collocarla storicamente nel suo giusto periodo.

Le Carioche saranno classificate secondo tre distinti periodi. Il primo, caratterizzato dalla scarsità di tutto, vide le realizzazioni più strane e fantasiose. Il secondo, caratterizzato da una base di partenza come la trasformazione e l’adattamento di strutture esistenti tipo  automobili, camioncini e mezzi militari con i relativi accessori. Infine il terzo stadio, quello più avanzato, che prevedeva la costruzione di un apposita struttura in grado di incorporare alcune parti nobili e costose come cambi o differenziali prelevati, in generale, dal settore militare.

Complessivamente furono costruite circa 10 mila Carioche nel periodo che va dal 1935 al 1955. Le marche dei motori superarono la cinquantina per un numero imprecisato di tipi, e i costruttori furono oltre 150 dislocati principalmente in Emilia-Romagna, anche se non mancarono esempi in Lombardia e nel basso Veneto.

E adesso qualche foto che non fa mai male.

 

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I fratelli Del Monte di Parma costruirono Carioche quasi a livello industriale che sono tuttora le più diffuse e le più note. Il motore era Willys petrolizzato, il cambio Chevrolet, il differenziale Bedford, il riduttore di propria costruzione

 

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Carioca Borrelli e Donnini. Motore Cotiemme a petrolio, cambio Ford, differenziale Morris.

 

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Carioca dei fratelli Marcotti di Cortemaggiore, Parma. Il motore è un Arona marino  Diesel monoalbero a camme in testa, cambio e differenziale Willys.

 

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I fratelli Venieri,  di Lugo di Romagna, divennero famosi per la costruzione di questo tipo di carioca cingolata costituita dalle catenarie di una carro armato leggero inglese

 

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  Carioca di  lusso di costruttore ignoto derivata da una Fiat tipo 2 datata 1917. Anno di probabile trasformazione 1937.

 

 

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Carioca derivata da una Fiat 501 della quale conserva il motore a benzina. Cambio Chevrolet, differenziale Bedford. Costruttore ignoto.

 

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Carioca di Azzolini (Parma). Il carro  è dotato di 4 ruote motrici e sterzanti costituite da due assali  anteriori Dodge.

 

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Carioca costruita da Ferrari di Reggio Emilia. Motore nuovo marca  VM, mentre il cambio  e il differenziale, di origine militare, sono alloggiati nel carro appositamente progettato e realizzato  in fusione di ghisa.

 

 

 

 

 

Bedizzole: La festa che il giovane Gamba organizza in Piazza  ogni anno è stata, come d’abitudine, sobria, completa, intelligente e ancora migliore dell’edizione precedente. Una cinquantina di macchine bene assortite, molti giovani e parecchio entusiasmo. Il prossimo anno ci sarà spazio per le bancarelle, ricambi e perché no anche per scambi di trattori interi! Complimenti  Francesco e avanti così!

 

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Grandi e piccoli, belli e meno belli, ciascun partecipante si sentiva orgoglioso del proprio mezzo. Bene così.

 

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Sfilata romantica con la morosa sul parafango

 

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  Marco Zanini partito  da Milzano di notte, come si vede dai fari ancora accesi.

 

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  Francesco gamba al volante dell’immancabile Steyr del nonno.

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  Gamba senior al volante del secondo Steyr di famiglia.