Le pagine di William Dozza


16/12/02


Hurlimann H12 lo “storico” dell’Eima

Ogni anno a novembre si svolge a Bologna l’Eima, che è l’esposizione internazionale delle macchine agricole, quest’anno alla 33esima edizione. Oltre 100 mila visitatori, centinaia di trattori esposti, decine di costruttori e, fra questi, il solo gruppo Same, ha orgogliosamente esposto le proprie radici storiche. Com’è noto, alla casa di Treviglio fanno capo i marchi Cassani, Lamborghini, Hurlimann, e Deutz-Fahr per ognuno dei quali era esposto un nobile esemplare d’epoca. Lodevole l’iniziativa, insufficiente l’esecuzione: troppo stringata la presentazione nel senso che qualche parola in più avrebbe appagato l’interesse dei visitatori e avrebbe fugato alcuni dubbi come quello, per esempio, relativo alla scritta “Diesel” sulla mascherina dell’Hurlimann H12 a petrolio del quale, oltre alla foto, diamo le caratteristiche principali:
Motore 4 cilindri in linea, ciclo Otto, alimentazione a petrolio.
Cilindrata, 2360 cm3, alesaggio 85 mm; corsa 104 mm.
Potenza, 35 cavalli a 1700 giri.
Valvole in testa comandate da camme laterali, aste e bilancieri.
Raffreddamento a liquido con radiatore e ventilatore.
Regolatore centrifugo meccanico.
Avviamento elettrico a 6 Volt.
Lubrificazione forzata.
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Internet: uno sguardo agli altri siti

Quando si abita nello stesso palazzo, viene ogni tanto il desiderio di conoscere i vicini. In particolare quei vicini che hanno lo stesso nostro vizio di collezionare o raccogliere trattori, motori e macchine agricole. Ho trovato qualcosa, e sarò grato a coloro che mi segnaleranno altri siti.


www.utenti.lycos.it/tractor
E’ il sito di Gabriele Begnozzi, tecnico e storico preparato, ottimo restauratore e grande collezionista di motori fissi. La parte illustrativa è buona; le immagini sono scelte con cura e ben presentate; manca purtroppo la parte informativa. La sua interessante e ricca collezione di motori fissi, forse unica in Italia, viene presentata solo col nome del modello, senza nessuna caratteristica specifica. Peccato: Begnozzi possiede, oltre a una solida cultura, anche una ricca biblioteca (della quale si trova un piccolo saggio sul sito) e sono certo non gli sarebbe difficile stilare un testo tecnico e storico appropriato. L’osservazione vale anche per la altrettanto ricca sezione trattori. Nonostante questa mancanza non lieve, ne consiglio la visita.

www.trattoriantichi.it
Illustrazione sommaria di una parte della collezione di Nazzareno Savini in quel di Offida in provincia di Macerata. Grande lista di trattori d’epoca in vendita: dagli OM testacalda ai “Lanz argentini”. Siamo sotto Natale e gli interessati possono farsi avanti anche se dubito che Nazzareno riuscirà a privarsene a cuor leggero, visto che contemporaneamente si propone anche di acquistare! Si può guardare.

www.trattoriveci.it
Il sito di Claudio e Giorgio Mezzalira colpisce per la storia abbastanza improbabile di Henry Ford come costruttore di trattori: alcune affermazioni e considerazioni infatti andrebbero documentate. Se il testo poi può essere discutibile, le date non lo sono. Ad esempio non è affatto vero che Ford “inviò in Gran Bretagna nei primi sei mesi del 1917 un totale di 6000 trattori”. La cosa è un po’ più complessa e viene chiarita dalla stesso Ford nel suo libro “la mia vita, la mia opera” tradotto in italiano nel 1925 (si può trovare nelle biblioteche). E non è giusto nemmeno dire che “il fattore prezzo Ford lo recepì da Ferguson”, così come non si può dire che “l’accordo con Ferguson cessò poi quando Ford costruì la nuova versione del modello 9N chiamato 8N”. Chissà dove sono andati a scovare queste cose; che sia farina del loro sacco o del sacco di qualcun altro, la cosa non mi interessa più di tanto. Se però ci fosse una fonte saprei con chi prendermela: non mi va di sparare a casaccio!

www.trattoriepoca.com
E’ il sito del Club Trattori d’Epoca Piemonte di Cavallermaggiore (Cuneo). Nel panorama dei trattori testacalda, che offre una buona copertura del settore, si trovano alcune imprecisioni che fanno cadere le braccia e che denotano superficialità e scarsa considerazione per il visitatore. Verrebbe da dire: “ragazzi, siete in onda! Non siete al bar, la gente vi guarda”. Vediamo ciò che proprio non può andare. Premesso che tra la foto e il testo, nel dubbio, io faccio riferimento al testo, trovo nella presentazione del Bubba UT3, la foto del Bubba UT2; sbagliati anche l’anno di costruzione e la potenza. Più avanti, di un Bubba visibilmente UT2, ci sono data di nascita e potenza sbagliate. Per l’Anteo, oltre alla data di nascita sbagliata si può leggere una affermazione sconcertante quanto bugiarda:”5 esemplari nel mondo”. Per le date giuste sarà bene consultare il mio libro “Trattori testacalda italiani”; per il resto un po’ di prudenza non guasterebbe!

www.trattorista.com
E’ il sito dei fratelli Bartolamasi, sponsor del monumento al maiale di Castelnuovo Rangone in provincia di Reggio Emilia e appassionati di trattori Landini. Graficamente bello, cade in qualche errore laddove canna la data di nascita di ben 4 (dico quattro) modelli Landini: il 30 HP, il 40 HP, il Bufalo e L55 B. Non riesco a spiegarmi questo costante opprimente pressapochismo per quanto riguarda la data di nascita dei trattori in generale e dei Landini in particolare. Ci sono i dati del costruttore pubblicati nel magnifico volume di Fontanesi che certamente i Bartolamasi hanno; basta sfogliare con un po’ di buona volontà e si trovano le date esatte. Nel mio libro “Trattori Testacalda italiani” ho fatto addirittura una tabella affinchè in una sola pagina si possa avere una visuale completa della cronologia di queste macchine. Se si hanno dei dubbi, una volta citata la fonte, la coscienza è a posto. Continuando con questo pressapochismo non si andrà mai nessuna parte. Da correggere urgente.




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Dalla carta stampata

C’è un certo interesse attorno al vecchio trattore da parte degli editori della carta stampata. Il trattore storico o d’epoca che dir si voglia attira. Non tanto da far smuovere dal suo “niet” il direttore di “Ruoteclassiche”, ma “La Manovella”, organo dell’Asi, è in procinto di aprire le sue pagine, così come hanno fatto “L’Informatore Agrario” e “Macchine Trattori”.
La rivista “l’Informatore Agrario”, storico settimanale edito a Verona, pubblica annualmente da sempre, le quotazioni delle macchine agricole commercializzate nel nostro paese sia nuove sia d’occasione. Ha cominciato a pubblicare un listino prezzi dei trattori già nel 1951 e io sono grato a questa rivista per avermi generosamente consentito di accedere al suo archivio. Se oggi mi posso permettere di rispondere a un lettore dicendogli che il suo trattore veniva commercializzato nell’anno tot al prezzo di lire tot, è grazie a “L’Informatore Agrario”.
Detto questo, torniamo all’edizione del 3 novembre 2002 della rivista dove, assieme alle “Trattrici, motocoltivatori, motozappatrici, mietitrebbiatrici, quotazione macchine usate”, si trovano per la prima volta anche le “ quotazioni dei trattori d’epoca”. Sono circa 500 modelli accorpati in 180 voci, che riguardano i trattori storici più significativi del mercato collezionistico italiano e, data la vicinanza, anche di quelli francese e tedesco.
Questo listino rappresenta una novità rispetto a quanto pubblicato su Agritractor tre anni fa. Allora il prezzo partiva da un mezzo pressoché abbandonato, e aumentava con l’aumentare delle qualità della macchina. Stavolta è viceversa: si parte da una macchina in ordine per detrarre poi il costo degli eventuali interventi. A questo proposito c’è una interessante premessa tecnico-storica che bisogna leggere per comprendere appieno il significato della quotazione. C’è anche una dettagliata esposizione delle categorie che inquadrano i trattori quando diventano “storici”. Onestamente parlando mi sembra un lavoro ben fatto, anche perchè io ne sono l’autore e so di essermi sforzato oltre ogni limite per essere il più imparziale possibile (non ho privilegiato i testacalda).
Chi è interessato ad acquistare la rivista (6,20 euro più spese) per sbertucciarmi a ruota libera, può telefonare alla casa editrice: 045 80 57 511, e-mail: informatoreagrario@informatoreagrario. it

In occasione dell’Eima di Bologna, la rivista “Macchine Trattori” (Corso Sempione, 104, Milano, tel 02 3459 2565), nuovo virgulto dell’editoria specializzata, dove ogni numero appaiono 2, 3 o anche 4 paginette sul trattore storico, ha pubblicato un estratto di 16 pagine contenenti gli articoli sui trattori storici d’epoca apparsi sulla rivista. C’era il il Same DA 12, il Bubba UTB3, l’Orsi Anteo, il Fiat 25R, il Velite, l’OM 35-40R. Con l’occasione, l’autore, che sono sempre io, ha corretto alcuni svarioni che erano apparsi al momento della pubblicazione sulle pagine della rivista. Senza accorgersi che due perle grosse come una casa incombevano sul modello Velite: sia sull’estratto che sulla rivista di novembre c’era scritto infatti che questa macchina ha il bloccaggio del differenziale e la presa di forza ad albero scanalato. Per molto meno un samurai si fa Karakiri! Poi ho pensato che sarebbe stata meglio una precisazione come fanno tutti…




"Le domande"

Cari amici che mi scrivete, io vi ringrazio per farlo, prima perché mi date importanza e alla cosa ci tengo, poi perché è dal dialogo che si impara qualcosa e, credetemi, c’è sempre qualcosa da imparare. Si impara anche a chiedere e faccio un esempio: alla base di ogni passione c’è sempre la conoscenza. Non voglio fare della filosofia, ma, anche voi come me, avete cominciato a correre dietro alle gonne quando avete scoperto cosa c’era sotto. Se non lo aveste saputo forse avreste preso una brutta piega…
Conoscere quindi prima di chiedere informazioni su un trattore. Ho ricevuto una lettera: “ho un trattore Ferguson grigio a petrolio del 1954; vorrei sapere quanti ne sono stati costruiti e qual è il suo valore”. Questa non è una domanda, è una stupidaggine! Nel 1954 Ferguson ha prodotto almeno 5 tipi di trattori a petrolio, senza contare quelli a benzina, poi trasformati. Con questo lettore ci siamo chiariti e questo chiarimento serve anche a tutti gli altri.
Prima di chiedere bisogna esaminare con cura il veicolo e riportare tutto ciò che si riesce a leggere: targhette, punzoni e anche ciò che si trova sul libretto di circolazione (se c’è). Consiglio a tutti di tenere un quaderno dove trascrivere questi dati “certi”, cioè sicuri. Altre pagine verranno dedicate ai “sentiti dire”, alle opinioni dei più o meno esperti, così come sarebbe opportuno elencare i lavori svolti sulla macchina (cambio dell’olio, eventuale antigelo ecc) e i piccoli (mica tanto) accorgimenti per la messa in moto. Solo partendo dai dati sicuri si ha la speranza (e dico speranza) di ottenere dati altrettanto sicuri.
Detto questo come indispensabile premessa, rispondo a due lettere che mi sembrano di interesse generale.




Vender Bully C

Mi devo complimentare per l'ottimo lavoro che sta' portando avanti con tanta precisione e passione per i patiti dei trattori d'epoca ( io compreso) .
Premetto che non sono un collezionista ma un appassionato. Essendo figlio di ex contadini, sono legato per affetto e ricordi ad un trattore a cingoli di marca Vender, che arava nel podere dove io abitavo. Sono riuscito a risalire ad alcune caratteristiche: si tratta di un Bully C (54 HP), anno di produzione 1955, peso qli.48,70 , velocità max 13, cilindrata totale 4985 ,avviamento con motore a benzina, motore diesel.
Se avesse una foto di questo trattore le sarei grato se me la potesse inviare o inserire nel sito.
La ringrazio e buon lavoro. Cordiali Saluti.
Maurizio


Caro Maurizio,
La ringrazio per la sua lettera e mi congratulo per la sua passione per il Vender Bully C. Non ho foto, almeno per ora, ma un disegno che le invio. In aggiunta alle sue conoscenze le posso dire che venne prodotto dal 1954 al 1957 in 254 esemplari destinati all'uso agricolo (fonte Uma).
Esisteva anche un modello Bully R a ruote (22 esemplari, peso kg 3100, velocità 3,1-24 kmh), e un kit di trasformazione dai cingoli alle ruote.
Oltre a una foto, mi auguro che lei aspiri a vederne uno, salirci a bordo, guidarlo anche per qualche metro. Non potrebbe essere così difficile come crede! Lanci un appello: "offro un bidone di gasolio un giretto col Bully C". Per me qualcuno lo trova.

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Muzzi Fratelli fu Gi.

Caro William,
abbiamo individuato la tua pagina, veramente interessante; complimenti. Ti chiedo un favore, vorrei delle informazioni su un motore fisso testa calda della ditta Muzzi di Firenze. Se hai foto o documenti relativi a questo motore sarei grato se me li potessi mandare.
Nel ringraziarti per le informazioni che ci darai, ti mando un saluto da parte nostra.
Sergio


Caro Sergio,
grazie per i complimenti e per i saluti che ricambio con cordialità.
La tua domanda mi fa sorridere: è come se tu mi chiedessi informazioni, “foto e documenti” su un paio di scarpe della ditta Zenit che ne ha costruito decine e decine di tipi, proprio come la ditta Muzzi per i testacalda. Al massimo ti posso raccontare qualcosa della Zenit o della Muzzi.
Andiamo con ordine. All’inizio c’è “Motori Italia” (pubblicità del 1914), una fabbrica che ha sede in via G. Mazzoni, 7 di Firenze (Rifredi), la cui produzione riguarda motori testacalda da 3 a 18 cavalli, fissi o locomobili. Scrive Garuffa nel 1922 (Motori a olio pesante, seconda edizione, manuali Hoepli ): “La fabbrica italiana di motori Muzzi Fratelli fu Giov. di Firenze, ha introdotto fino dal 1911 la costruzione di un motore… del quale prima del 1915 erano state già fatte oltre 500 installazioni per un totale superante gli 8000 cavalli”.
Passano gli anni e la “Muzzi Fratelli fu Giovanni” si ingrandisce con un motore bicilindrico marino, (pubblicità del 1920), poi nel 1927 Garuffa (Motori a olio pesante, terza edizione, manuali Hoepli) scrive di un gruppo elettrogeno bicilindrico e un motore marino 4 cilindri da 100 cavalli a 450 giri.
A questo punto non so che fine abbia fatto la Muzzi. Se c’è qualcuno che sa qualcosa batta un colpo.
Penso che tu abbia un motore della Muzzi; a se vuoi saperne di più mandami alcune foto compresi i dettagli, e trascrivimi tutto ciò che trovi sulla macchina, aggiungendo misure e pesi. Vedrai che qualcos’altro salterà fuori.
Stammi bene e ciao.

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