25 aprile 2012
L’aggiornamento del sito 198
del 15-4-2012, nel quale si toccava l’argomento della circolazione e della
proprietà dei trattori storici, ha
destato molto interesse, ed ha smosso un giro d’informazioni e
controinformazioni!
Ho deciso di pubblicare
ancora un’ e-mail che mi è arrivata, che è significativa delle sommarie
informazioni e disfunzioni di alcuni enti interessati. L’e-mail era intestata e
firmata, ma per questioni di privacy ho preferito mettere nomi di fantasia.
Anche questa volta, per la
risposta, mi avvalgo del supporto di persone professionalmente preparate e
soprattutto informate sulla questione!
Per il discorso assicurativo
ho chiesto di nuovo l’intervento di Matteo Vitozzi,
che i lettori di queste pagine conoscono già.
Per il discorso riguardante
la circolazione e la proprietà mi sono avvalso dell’esperienza di Renzo Nicolini, vicepresidente del GAMAE, club storico di
trattori d’epoca, nonché titolare di un’agenzia pratiche automobilistiche.
16-04-2012
Salve, Sig Alfredo, scrivo a
lei la quale è una persona che stimo, sono Pinko
da Vattelapesca e le mando questo messaggio perchè ho letto
l'articolo del sig. Vitozzi sulla classificazione dei
trattori storici.
Non sono daccordo su alcuni punti e preciso il
motivo.
Devo per questo raccontare quanto mi è accaduto qualche tempo fa in merito a
quanto letto.
Ho comperato un landini 25 il quale aveva la targa e
la denuncia di smarrimento del libretto.
Per mia semplice scelta iscrivo il trattore all'asi.
Dopodichè ho fatto le dovute pratiche in motorizzazione sperando di riavere il
libretto ma non c'è stato verso, mancanza di inserimento telematico
perchè troppo vecchio quindi mi richiedono il collaudo.
Porto al collaudo il trattore, respinto per mancanza di messa a norma, questo
per ben tre volte. ci vuole l'arco, stop, frecce, ecc
A questo punto avendo un legale (MOLTO SERIO) a disposizione il club a cui ero
iscritto, su suo consiglio, decido di far fare un istanza al ministero dei
trasporti, questo perchè insieme, avevamo trovato una clausola alla quale
potevamo appigliarci.
Fatto ciò, dopo una ventina di giorni mi arriva una lettera dalla
motorizzazione con invito a portare il trattore per il collaudo.(NON CI
CREDEVO)
Porto il trattore, e subito noto il differente comportamento dell'ingegnere il
quale fino ad allora mi aveva trattato come uno straccio, era gentile,
tirò fuori il libro con tutti i dati del l25, cosa che era stata richiesta a
me, ma che ora non serviva, veramente un'altra persona, trattore regolarmente
collaudato e rilascio libretto con la seguente dicitura apposta sulla prima
pagina: VEICOLO DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO. iscritto nei registri asi al n°......
Faccio presente che io non ho mai avuto santi in paradiso, ma solo la sventura
di dover pagare il legale, anche se con un'immensa soddisfazione.
Devo dirle che questa cosa l'ho scritta anche su alcuni forum e ho preso
regolarmente del bugiardo e del " corruttore" da persone poi smentite
dalla presentazione del libretto, anche se da quanto ho capito è una cosa
abbastanza rara, ma non eccezionale, basta interpretare bene gli articoli di
legge che purtroppo sono molto contorti.
Ecco il motivo per cui sono poco d’accordo su alcuni punti degli articoli che
ho letto e credo di averne le dovute ragioni.
Sono a disposizione per eventuali chiarimenti, ma visto che in precedenza mi
sono state fatte richieste di documenti faccio presente che non rilascio alcun
altro documento eccetto il libretto di circolazione del trattore, questo credo
sia comprensibile.
Cordiali saluti
Pinko Pallino
Ho girato il messaggio alle
persone sopraindicate e di seguito inserisco la risposta.
Gentilissimo sig. Pinko
Pallino,
grazie per la
Sua testimonianza che permette ancora di più di fare chiarezza nel nostro mondo
storico. In ogni caso preciso che il libretto di circolazione che Le è stato
rilasciato non è valido ai fini della regolare copertura assicurativa. Questo
perchè ogni società assicuratrice italiana prevede che il veicolo sia previsto
regolarmente dal codice della strada. Lei sa benissimo che nell’art. 60 codice
della strada i veicoli storici previsti sono solamente autoveicoli e
motoveicoli: sono assenti i trattori agricoli come il Suo caso. Il certificato
di identità ASI ha solamente validità privatistica,
validità interna all’ASI stessa. Solo in certificato di rilevanza storica (CRS)
emesso dall’ASI testimonia la storicità del veicolo ai fini del codice della
strada. Ovviamente ASI non rilascia certificati di rilevanza storica (CRS) per
trattori agricoli in quanto esclusi dall’elenco di cui all’art. 60. Qualunque
società assicuratrice italiana davanti ad un caso come il Suo può
tranquillamente applicare l’art. 18 della Legge 990/1969 cioè il diritto di
rivalsa sulle somme pagate ai terzi per una responsabilità derivante dalla circolazione
del Suo trattore. Tutte le società assicuratrici italiane possono solamente
garantire copertura ai trattori agricoli che circolano per conto di aziende
agricole e forestali (art. 57 cds) e che sono
equipaggiate come all’art. 106 (in pratica tutto quello che Le avevano chiesto
in sede di collaudo) di arco, stop, frecce... Sig. Pinko Pallino non è un libretto di motorizzazione come il
Suo a permettere la regolare circolazione su strada bensì il codice della
strada, Legge della Repubblica Italiana. E non si tratta di interpretare gli
articoli di legge: essi sono molto chiari per chi fa il mio mestiere ed è
regolarmente iscritto al RU (Registro Unico degli Intermediari Assicurativi).
Dato che Lei scrive che il rilascio di tale libretto è cosa molto rara, ricordo
il vecchio saggio “una rondine non fa primavera”. Non perdiamo tempo nel
tentare di interpretare a nostro favore articoli del codice della strada,
cerchiamo piuttosto di essere uniti nel sollecitare il Ministero dei Trasporti affinchè vengano inseriti i trattori agricoli nell’art. 60.
Distinti saluti.
Commissario
Tecnico Nazionale ASI
Segretario
club M.A.D.I.
Agente
di Assicurazioni
Accolgo volentieri l’invito di Alfredo per affrontare
ancora una volta questa questione, che ciclicamente viene a galla per merito (o
demerito) di qualche trovata “pirotecnica” !
Premettendo che il messaggio del Sig. Pinko Pallino da Vattelapesca è
una riprova delle disfunzioni presenti in alcuni settori della Pubblica Amministrazione
in Italia, a volte dettate da disinformazione e a volte per superficialità,
nell’affrontare una questione che si pone diversa dalle solite che transitano
quotidianamente in questo o quell’ufficio.
Inizio a rispondere scorrendo il messaggio:
-Sarebbe interessante sapere a quale titolo il Sig: Pinko Pallino ha chiesto il trasferimento di proprietà del
trattore (hobbista con Partita Iva e terreno, o Agricoltore con iscrizione UMA)
ma questo dato non cambia molto le cose.
- Importante invece essere a conoscenza se il trattore era stato cancellato dai
registri UMA prima della vendita al Sig. Pinko Pallino (come suppongo) questo potrebbe spiegare il
comportamento maldestro del Funzionario della Motorizzazione di Vattelapesca.
-Le supposizioni riguardanti il comportameto del Funzionario
MCTC di Vattelapesca sono due, una: Messo sotto
pressione dall'Avv.to ha digitato il libretto (molto
semplice trovare i dati di un L25) e ha solo aggiunto arbitrariamente la frase veicolo di interesse storico e collezionistico
Due: la peggiore per un Funzionario MCTC, in virtù della iscrizione ASI
ha fatto la carta di circolazione del trattore ai sensi dell'art. 60 del cds senza tenere in considerazione che detto articolo non
contempla i Trattori Agricoli.
Un bel pasticcio, sarà bene fare sapere al Sig. Pinko Pallino di stare all'erta (non pubblicizzare troppo
la cosa) non più tardi di un mese fa la Polizia Stradale di una provincia
Veneta, ispezionando la locale MCTC alla ricerca di illeciti di altra natura ha
trovato e confiscato le
targhe e i libretti di due trattori che
le avevano ottenute con documentazione di iscrizione ai registri ASI.
Sono disponibile a spiegazioni e quanto altro possa servire.
Cordiali Saluti
Renzo Nicolini
Spero che questo ultimo
carteggio abbia chiarito definitivamente le questioni.
Voglio solo fare una
precisazione riguardo l’acquisizione della proprietà di un trattore, o mezzo
agricolo storico, l’importante non è il libretto originale del trattore, che a
volte è intestato al 1° proprietario, già morto, e non ci sono i successivi
passaggi di proprietà.
Questo tipo di documento è
importante per tracciare la vita storica del trattore, ai fini della proprietà
io consiglio sempre, come fa il GAMAE ed altri club storici, di fare una
dichiarazione (scritta) di vendita, se fra privati con l’inserimento dei codici
fiscali del venditore e dell’acquirente, oppure con regolare fattura se a
carico di aziende o commercianti, in modo da tracciare il passaggio di
proprietà.
Vorrei spendere due parole
anche in merito alla legalità di questo documento, anche se non sarei titolato
a farlo (attendo conferme o smentite a tal proposito).
La dichiarazione di vendita
mi dice solo che “Tizio” ha venduto a “Caio” il trattore, se “Tizio” non fosse
il legittimo proprietario del mezzo, probabilmente, in caso di vertenza
giudiziaria, “Caio” dovrebbe restituire al legittimo proprietario il mezzo, poi
rivalendosi su “Tizio”.
Voglio precisare questo non
per terrorizzare possibili compratori, ma solo per mettere in guardia gli acquirenti
da possibili frodi.
Consiglio spassionato è di
acquistare da persone conosciute, sia collezionisti che commercianti, non
fatevi ingannare dalle mirabolanti occasioni provenienti da emeriti sconosciuti
o da improvvisati commercianti, un Superlandini se
vogliono vendervelo a 5000 euro è un po’ sospetto!