Tasse sullo storico
Milzano, una brutta piega
Le solite feste
Grazie per le carioche
Svedesi in Italia
Rancati vende libri
Lettera dal Veneto
TASSE SULLO STORICO!
il 17 è sfortunato! L’avevo detto ad Alfredo: “Non mettermi
su il 17, che porta sf..ortuna”. Lui, tutto in sverzura per il viaggio al mare,
non mi ha ascoltato e sono passati oltre due mesi.
A parte questo, ho ritardato così tanto perchè mi ero
promesso di leggere la finanziaria nel testo definitivo in quanto, mi aveva
confidato Silvio, dentro c’è qualcosa
che riguarda i trattori storici. Quella volpe di Visco ha scoperto che i
trattori storici non possono più circolare in quanto privi dell’arco di
protezione. Se un oggetto mobile si ferma e non può più muoversi,diventa
“immobile” e come immobile deve pagare l’Ici che è l’imposta comunale sugli
immobili. Non ci piove sopra. Quello che mi premeva sapere era come bisognerà
calcolarla: a metri quadri? A metri cubi? Secondo intercettazioni (ma si tratta di confidenze), l’importo verrà
stabilito in euro, moltiplicando il peso del veicolo, per l’anno di
costruzione; a tale cifra andrà aggiunto il valore ottenuto sommando i raggi
delle ruote in ferro, a sua volta
moltiplicato per 3,14788. Per i gommati sarà la somma delle atmosfere di
tutte le camere che andrà moltiplicata per 3,02316. Questa agevolazione è stata
oggetto di un lungo braccio di ferro tra Visco e Rifondazione, scesa in difesa
del collezionismo operaio. Le detrazioni previste a tutt’oggi (ma il testo non
è ancora definitivo) riguardano la somma dell’età dei figli legittimi (rigo4),
le dimensioni espresse in numero europeo degli stivali del titolare
proprietario del veicolo (rigo7) e le spese fatturate per restauri effettuati
negli ultimi 48,5 mesi, nella misura del 3,4572 per cento all’anno, da spalmare
nel prossimo ventennio.
Il governo Prodi ci porterà dunque alla rovina? Niente più
feste, niente gramigna alla salsiccia, niente piadina con lo squaquerone. E’
dunque finita? dovremo cedere i nostri storici mezzi ai miliardari, ai
commercialisti agli evasori fiscali, perchè tanto questi evadere più o evadere
meno è la stessa cosa? Ma una speranza c’è. Non posso dire chi me lo ha
rivelato,ma c’è un uno che ha pronto un decreto legge di abrogazione, se gli
diamo una mano a rendere valide le schede annullate in modo di ritornare subito
al governo. Facciamoci tutti un pensierino.
MILZANO,UNA BRUTTA
PIEGA
E’ un mese che penso cosa scrivere sul Milzano edizione
2006.
Il posto è ottimo: l’ambiente della fattoria di Pralboino e
il terreno delle prove sono una opportunità forse unica in Italia. I tortelli
di zucca sono piaciuti persino ad Alfredo Piacentini che ne ha tessuto le lodi
in bacheca. I servizi generali hanno funzionato abbastanza bene. La mancanza
della Raffaella, che era la mente organizzativa generale, è stata compensata in
parte dalla disponibilità e dalla buona volontà del gruppo, anche se si vedeva
che mancava la regia a coordinare lo sviluppo delle varie fasi.
Marco Zanini è una forza della natura, un uragano. Possiede
mezzi e uomini ma non riesce ad organizzarli; è un generale promosso sul campo
che non ha fatto la scuola di guerra e non sa come disporre il suo esercito. Ha
avuto molta fortuna; nonostante uno Stato Maggiore non di primo ordine ,è
riuscito a vincere molte battaglie. Dalla ultima edizione si è visto che non
potrà mai vincere la guerra.
A questo punto bisogna guardarsi attorno in cerca di altri
club disposti ad investire nella rivalutazione e diffusione della aratura
storica. Ci sono e sono disposti anche ad accettare quelle condizioni che a
Milzano sono state ultimamente disattese. Personalmente sono disposto a
collaborare con tutti i club che desiderano fare qualcosa di serio nel settore.
Diamoci una mossa velocemente: chi si muove prima, generalmente ottiene il
posto migliore.
Durante la GARA DI Milzano,il Farmall di Gianpaolo si è fermato e non
vuole
saperne di continuare ad arare, nonostante la preghiera in ginocchio del
proprietario!
LE SOLITE FESTE
Grazie per i suggerimenti. Un lettore che non faccio il nome
per motivi di privacy propone di aggiungere camion, un altro, suggerisce di
aggiungere musica (pubblico questa lettera alla fine del testo per non
appesantire), e un’altro ancora di aprire a macchine più moderne (e questo lo
posso dire: sono io che rispondo all’appello).
1- CAMION che potrebbero essere civili e militari. Sono
mezzi imponenti che fanno figura, che piacciono a tutti perchè hanno fascino.
Poi non se ne vedono molti in giro. Hanno delle storie da raccontare. Dovremo
fare una ricerca, invitarne qualcuno a una festa e controllare le reazioni del
pubblico.
Lo proporrò a Serena per la sua festa di Cortermaggiore
agevolato, tra l’altro che a Piacenza esiste un folto gruppo di appassionati di
autocarri di ogni tipo.
Da rifletterci come presentarli e trovare qualcuno che li
illustri come si deve, volendo con filmati e altro. Bastano 4 – 5 esemplari e possibilmente non sempre quelli perchè
altrimenti stancherebbero.
2 – MUSICA e danze. Ho ricevuto la segnalazione da poco
tempo e ci devo pensare un pò per digerire l’idea. Se c’è qualcuno che ha delle ragioni per essere favorevole, lo
dica. Per ora sono neutro anche per via del costo (orchestra, diritti Siae,
eccetera).
2 – TRATTORI GIOVANI, si fa per dire. Sino ad ora abbiamo
messo tutti i trattori insieme e i testacalda, grossi, rumorosi (e costosi)
hanno fatto la parte del leone. Gli altri trattori storici vengono snobbati,
malvisti, non interessano a nessuno.
Costano meno dei testacalda, nessuno li guarda e neppure li desidera.
Immaginate uno “spazio giovani”, con trattori rigorosamente dal 1955 al 1965,
piccoli o grandi che siano, restaurati o ben conservati, con le loro brave storie, presentate da
ragazze pon pon, che li avviano (c’è il
motorino), ci fanno un giretto...Voglio vedere quanta gente rimane attorno ai
Bubba di Bondavalli o ai motori di Begnozzi! Chiaro che esagero, ma non mi
dispiacerebbe se si facesse anche una gara di aratura riservata ai giovani con
trattori di questa categoria.
Riflettiamoci su e fatemi sapere. Non c’è nessuna signora
tra i lettori che voglia dire qualcosa? Eppure vedo 3 o 4 signore interessate
alle feste. Spazio anche a loro.
GRAZIE PER LE
CARIOCHE
Alcuni lettori mi hanno scritto e inviato addirittura
fotografie di carioche da loro viste o possedute. Grazie. Speravo più
collaborazione anche perchè mi si sta raffreddando l’entusiasmo dei primi
giorni, quando sembrava che si potesse individuare un centinaio di esemplari,
mentre invece sono fermo ad una quarantina scarsa. Volevo farne un libro, ma
vedo che le macchine disponibili sono ancora pochine per proporre una cosa che
sia seria. Con questo vorrei spronare qualcuno che possiede queste macchine, a
farmelo sapere. garantisco l’anonimato.
SVEDESI IN ITALIA
A metà settembre, un gruppo di collezionisti di trattori
d’epoca svedesi è giunto in Italia per vedere alcune tra le raccolte più
caratteristiche. Hanno visitato a Tortona il museo Orsi, Berri, a Modena,
Pedrielli, hanno fatto tappa ad Orgiano e, prima di ripartire si sono fermati
dai Piacentini.
Gli appassionati svedesi sono circa duemila con un parco
macchine di oltre cinquemila trattori costituiti da modelli svedesi ovviamente,
americani, tedeschi e finlandesi nell’ordine.
Alcuni momenti della visita alla Collezione Piacentini degli amici svedesi.
RANCATI VENDE LIBRI
Non faccio pubblicità a Rancati che ogni tanto mette in
vendita qualche buon libro. Faccio invece l’interesse dei lettori offrendo loro
l’opportunità di acquistare a buon prezzo volumi spesso introvabili.
Per visionare l’elenco:
http.//geocities.com/europe1965
Buoni acquisti.
Ricevo da Antonio dal Veneto.
Caro
Dozza
concordo con te: ci sono troppe feste in giro.
Come in tutti i sistemi autoreferenziali c'è il
rischio di suicidio per asfissia.
Mi ricordo la mia "prima volta" in quel
di Quingentole alla fine degli anni Novanta: una vera scorpacciata per i miei
occhi! Landini, Gualdi (che adoro!), Orsi e molto altro ancora. Tutti in azione
e tutti ben tenuti.
Dopo qualche anno però scatta il pericolo più
grande per questo tipo di manifestazioni: la noia!
Le stesse cose, sempre le stesse cose...
Cosa fare, chiedi, bè è difficile suggerire ad uno
come te "...che sa di Latino!", tuttavia ho notato una certa evidente
sofferenza da parte dei ragazzi e delle donne (al seguito di mariti o morosi
pazzi per le trattrici)nel "subire" questi meeting.
Si potrebbero aggiungere altri ingredienti
all'evento, magari non pertinenti, tipo: concerti di musica (credo non sia
difficile trovare gruppi musicali disposti a suonare gratis pur di esibirsi di
fronte al pubblico), anche un bel lancio di paracadutisti sportivi, dal momento
che le feste si svolgono in aperta campagna(qui gioco in casa, ma i costi sono
elevati e gli sponsor disposti a pagare sembrano una razza in via di
estinzione).
Insomma, bisognerebbe "contaminare"
l'ambiente e aprire gli spazi e la mente a qualcosa di nuovo. In fin dei conti
trattrici, attrezzi agricoli e complementi vari ormai non fanno più notizia;
non come vorremmo, almeno.
Pensa che qui da noi, nel Veneto, si è giunti al
paradosso: non più solo grandi feste paesane, ma anche piccoli raduni familiari
presso la casetta e i campi di qualche volenteroso appassionato, con panini e
buon vino gratis per tutti i convenuti. Può anche andar bene, ma che futuro ci
può essere per questo tipo di incontri? Forse si può concludere qualche buon
affare, come si faceva nei mercati di campagna di una volta, ma poi cosa
rimane?
Il mantenimento dello Status Quo non giova al
sistema: non si può rimanere fermi in trincea, col semplice moschetto, se la
"guerra" da combattere è fatta di movimento ed innovazione!
Quindi, torno a ripetere: viva la contaminazione
se questa serve a far muovere l'interesse.
A mio modesto parere toccherebbe ai
"vecchi" trattoristi gestire, con perizia, la logistica dei mezzi esposti
o in prova sul campo, mentre ai giovani spetterebbe il compito di seguire ciò
che a loro più interessa: musica, attività sportive di vario genere (a tutti i
gruppi sportivi piace esibire i propri "muscoli" in pubblico e
ricevere, come unico compenso, un certo numero di applausi e ringraziamenti),
ecc, ecc.
Tuttavia che tipo di accoglienza può trovar una
simile iniziativa? I nostri collezionisti e amatori sono disposti a farsi
"contaminare"?
Dubito fortemente.
Del resto, come ho detto in apertura, il sistema è
autoreferenziale, quindi... non resta che attendere, con mestizia, la fine
dell'agonia! Mala Tempora Currunt!
E' sempre un piacere, William, leggere e
commentare le tue "provocazioni". Fanno bene allo spirito!
Un cordialissimo saluto.